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Ab urbe condita
8 février 2007

Armando( Italia ) Laurentino

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Armando

( Italia )

Laurentino 38

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Armando estrae un album. Centodieci incontri in dodici pagini di ritagli pieni di foto e di figli suoi.

"Vorrei non ci fosse nessuno al mondo per costruire palazzi e venderli"

"a chi?"

"a stocazzo.."

Le mani tremano a furia di anni passati a tenerle strette per i pugni. Le nocche ingrossate con le articolazioni inceppate dai colpi. Centodieci ripete. Lui non litiga con nessuno e i carabinieri, quando passano per pizzicare qualcuno dell'ultimo ponte, lo salutano. Lui va d'accordo con tutti e odia le armi. Non capisce e mi chiede perchè tanta gente muore nelle guerre. Come suo padre. Morto sotto le bombe. E Armando ancora pischello va al giudiziario. A chiedere un pasto. Perchè cibo non ce n'è. Ma lì gli sbirri sono buoni con lui, lo guardano e gli dicono "Armà che stai a fà qui? va a fà er pecoraro che qualche soldo lo rimedi" e lui va. Per cinque anni con le pecore. Prima dell'esercito. Prima delle vittorie e degli incontri. Dei viaggi. Istanbul. Francia e Grecia. Prima di imparare a menare mani grosse come le pagine dell'album che stringe. Armando vuole bene a tutti e non litiga con nessuno. Ma sul ring no. "lì non ci sto a prendere botte"

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